A Real Pain – Un viaggio tra memoria, dolore e riscoperta di sé

Jesse Eisenberg firma un intenso road movie sull’identità e i legami umani, tra commedia e dramma

Presentato in anteprima nella sezione “Alice nella Città” alla Festa del Cinema di Roma e rilanciato dall’Oscar al co-protagonista Kieran Culkin (vi ricordate il piccolo Fuller di Mamma, ho perso l’aereo?), A Real Pain (Un dolore vero), diretto e interpretato da Jesse Eisenberg, arriva finalmente sugli schermi italiani.

In un mondo sempre più intriso di edonismo, egoismo e opportunismo, dominato da un protagonismo sfrenato e da una tecnologia invadente che spesso annulla il dialogo persino tra le persone sedute a un tavolo, questo film offre un’occasione preziosa per riflettere su amicizia, sentimenti e valori autentici. Sarebbe un’opera da proiettare nelle scuole, per stimolare dibattiti sulla riscoperta del legame umano e sulle diverse modalità di affrontare il dolore, inevitabile compagno della vita.

La storia segue Benji e David, due cugini che si ritrovano dopo molti anni all’aeroporto di New York, pronti a intraprendere un viaggio in Polonia. Il loro scopo è visitare la vecchia casa di famiglia, grazie all’eredità lasciata dalla nonna, e ripercorrere la storia delle loro radici ebraiche. Tuttavia, il valore del film va ben oltre la semplice riscoperta del passato: A Real Pain è un’intensa esplorazione della crescita personale, del cambiamento e delle differenti strategie con cui ognuno affronta il dolore.

Questo appassionante road movie si muove abilmente tra commedia e dramma, giocando sulle dinamiche contrastanti tra i due protagonisti, che, pur essendo opposti, riescono a trovare un proprio equilibrio. Jesse Eisenberg, già brillante interprete di Mark Zuckerberg in The Social Network di David Fincher (ruolo che gli valse la sua prima nomination all’Oscar), si conferma anche un talentuoso regista. La sua regia si scontra con l’energia sovversiva di Kieran Culkin, dando vita a un’opera profonda ed emozionante.

A Real Pain è un piccolo gioiello cinematografico, destinato a rimanere nel cuore degli spettatori. Come Giuseppe Tornatore fece con Nuovo Cinema Paradiso, ci regala un’esperienza da custodire tra i ricordi più belli, quei film che si ha sempre voglia di rivedere, proprio come il viaggio in Polonia dei due cugini: un percorso alla ricerca della propria identità e, forse, di quella nascosta dentro ognuno di noi.