Presentata al Circolo dei Lettori di Torino la nuova edizione del Festival.
La sala Gioco del Circolo dei Lettori di Torino ha ospitato, nell’ormai trascorsa giornata di giovedì 9 maggio 2024, la conferenza stampa di presentazione del Festival Interplay diretto da Natalia Casorati. L’edizione di quest’anno si svolgerà a Torino dal 23 maggio al 16 giugno e vedrà coinvolte ben 25 compagnie internazionali e nazionali, immerse in 4 teatri della città e in 6 spazi multidisciplinari. Non mancheranno nemmeno le prime nazionali, che saranno ben 7.
Interplay quest’anno amplia i suoi orizzonti impegnandosi anche sul fronte della formazione, organizzando workshop, talk tematici e masterclass tenute da importanti artisti, critici e operatori della danza.
Un programma ricchissimo di appuntamenti che si dipanerà attraverso 4 macro temi: Identità corporea e pluralità, corpo politico, multidisciplinarietà ed ecologia.
A dare il via alle danze ci saranno due prime regionali. Il primo della serata inaugurale del 23 maggio sarà Jacopo Jenna, che alle ore 21:00 presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani presenterà il suo lavoro Danse Macabre. Una creazione dove la ricerca, muovendosi tra coreografia e video, genera un contesto performativo ampio e dalle diverse sfaccettature. Un invito, come dice lo stesso autore, a danzare verso l’ignoto.
A seguire, Adriano Bolognino con Come neve. Lavoro dove è partito dall’ispirazione dei ricami all’uncinetto per intessere la partitura coreografica. Qui Bolognino tratta il tema delle tradizioni, in particolare quello del lavoro all’uncinetto, e utilizza costumi realizzati interamente con questa tecnica, dal club dell’uncinetto di Napoli
Il 25 maggio il festival si trasferirà nel quartiere di Barriera di Milano per la sua prima parte in urbana, che vedrà Sara Sguotti nella sua performance itinerante, Dedica #1.2.3, che partirà da Via Baltea per continuare fino ai bagni pubblici di Via Agliè. Una sosta sarà effettuata in Via Sesia, in largo Corso Palermo, dove PilarAndrés e Deissane Machava danzeranno nell’ultimo lavoro di Asier Zabaleta, Marginalia.
Una presenza che non poteva mancare, anche quest’anno, è quella della compagnia Abbondanza/Bertoni, che tornerà al festival con il suo ultimo lavoro, Femina. Si tratta del secondo episodio del progetto triennale Io e un altro, dove il tema dell’identità è centrale. Un femminile che muta nel contemporaneo e che viene indagato attraverso una visione coreografica attenta alla vita delle donne. Al termine dello spettacolo, la critica Elisa Guzzo Vaccarino terrà un talk con il pubblico presente in merito alle tematiche trattate in scena. A chiusura del 28 maggio, Koshas di e con le coreografe e danzatrici spagnole, Helena Canas e Olga Llado.
Tra i numerosi artisti internazionali figurano anche Akira Yoshida, che danzerà nel suo Oroimen, Lucia Burguete e Diego Pazó nel loro La Medida que nos ha de Dividir, Leïla Ka ospite con Pode Ser, William Cardoso con Raum, la compagnia Meciej Kuzminski con Resistance Movement e molti altri.
Come sempre, Interplay è particolarmente attenta ai nuovi coreografi e al loro accrescimento artistico, a sottolineare ciò il suo impegno all’interno della rete Anticorpi XL, organizzatrice della Vetrina della Giovane Danza d’Autore, in cui alcuni spettacoli selezionati da Interplay sono stati presentati lo scorso settembre. A solo in the spotlights di Vittorio Pagani è uno di questi che il 5 giugno sarà presentato in prima regionale al TeatroAstra. L’autore, nonché interprete, si calerà insieme al pubblico negli anfratti del mondo della performance facendo uso di una estetica post-punk della Beat Generation.
All’Imbarchino sul Po, il primo giugno, EmanuelSantos si esibirà nella coreografia di Michele Scappa, There is a planet, anche questo lavoro proveniente dalla vetrina della giovane danza 2023.
Stefania Tansini, dopo la presenza dell’anno precedente con My Body Solo, sarà nuovamente ospite con Perdizione. Una performance site-specific creata per il MAO (Museo di Arte Orientale) con il quale quest’anno il festival intraprende una nuova collaborazione. In Perdizione, l’autrice, seguendo le musiche originali composte da Claudio Tortorici, si pone in ascolto degli attimi, del luogo e naturalmente del suono.
Il corpo performativo sarà al centro della creazione di Chiara Ameglio che, alla Lavanderia a Vapore di Collegno l’11 giugno, farà rivivere tra il pubblico la sua performance Lingua. Un percorso intimo tra l’empatia e il linguaggio, dove il pubblico sarà invitato a lasciare tracce di sé sul corpo della performer mediante un pennarello. Un rituale linguistico silenzioso ma collettivo che rivendica il ruolo appartenente al corpo.
Come ogni anno, non mancherà il closing party, che sarà ospitato dalla Lavanderia a Vapore di Collegno.