La vita spericolata di uno scrittore in erba
Per gli attori vige la regola di andare a vivere col proprio personaggio durante il periodo di prove. Potrebbe valere lo stesso anche per gli scrittori?
Marco e Beatrice sono una giovane coppia alle prese coi propri sogni: lei desidera entrare in una accademia di danza, lui di fare lo scrittore ma non ne ha il coraggio. Beatrice di nascosto lo iscrive a un concorso di scrittura creativa. E adesso? Beh, per Marco è tempo di lasciare spazio alla sua immaginazione e vincere la paura del blocco dello scrittore, concentrandosi “prima di tutto sul personaggio”. Così, dalla luce divina della Creatività che appare durante tutta la narrazione, nasce Angelica. Quest’ultima prende sembianze umane, si plasma e si trasforma in diverse personalità volute dallo scrittore per poi aggirarsi come un fantasma buono nella casa della coppia.
La scelta del nome dell’eroina di Marco si fa ardua e complessa: i due ragazzi cadono nell’invocazione di nomi che richiamano Muse ispiratrici di grandi scrittori e poeti e donne protagoniste della letteratura mondiale, proprio come l’Angelica de L’Orlando furioso dell’Ariosto. Se per Umberto Eco la scelta del nome non è una questione casuale, ma delinea l’essere in quanto tale definendo un oggetto o una persona, per Marco la ricerca minuziosa di un nome non può essere fortuita se viene associata a una precisa personalità. Tra le pagine redatte dal giovane scrittore, Angelica acquisisce forza e vigore tanto da diventare anch’essa la donna angelicata e Musa di Marco.
Uno stile drammaturgico intrigante quello di Pagina Bianca, spettacolo presentato alla Rassegna Primo Palcoscenico al Teatrosophia, debuttato il 5 dicembre.
Il personaggio di Angelica sembra seguire le orme pirandelliane nella ricerca tormentata di se stessa, dove si appella disperatamente all’autore affinché la sua immagine non venga perduta. La narrazione inoltre ricorda il personaggio di Fabio De Luigi nel film Happy Family di Gabriele Salvatores, il cui protagonista si immerge completamente nella creazione del suo romanzo tanto da riuscire a dare possibilità ai suoi personaggi di prendere vita in un contesto esterno al componimento narrativo.
Un gioco rischioso su quanto la realtà e la finzione possano mescolarsi e confondersi, creando delle fusioni magiche come la realizzazione di personaggi che rimangono eterni pur non essendo realmente esistiti.
La recitazione fresca e dinamica dei tre attori risulta molto naturale e colorita, compensata da momenti di comicità e di richiami letterari.
Una scena che esalta volutamente il binomio tra il realismo di un contesto casalingo come un tavolo e una libreria e l’astrattissimo dettato dalla presenza di cubi diversamente sovrapposti, ambiente anacronistico in cui vive Angelica.
One shot: o la va o la spacca per questa giovane compagnia AltriOltre.
Si prospetta dunque una rassegna interessante dove non resta che vedere quali saranno le sorti di questo spettacolo una volta giunti alla premiazione dell’8 dicembre.
Pagina Bianca – soggetto e drammaturgia Greta Croce – regia Monica Attianese – con Monica Attianese, Mery Calamita e Gianluca Rossetti – costumi Mery Calamita – grafica Monica Attianese – in scena il 5 dicembre al Teatrosophia – Rassegna “Primo Palcoscenico” dal 04 all’08 dicembre al Teatrosophia.