LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI, l’ultimo libro di Elena Ferrante: La recensione

La vita bugiarda degli adulti (Edizioni e/o) è l’ultimo libro della misteriosa scrittrice Elena Ferrante.

Elena Ferrante è sicuramente un’eccellenza della nostra letteratura, tradotta e conosciuta in tutto il mondo. E’ però anche un fenomeno di marketing, di comunicazione, tra attese e misteri, che ne fanno un caso da manuale, unendo la sua indubbia capacità di scrivere e di parlare al cuore e alla pancia dei lettori, ed un’abile gestione del suo personaggio.

Una scrittrice che ci ha abituati a numeri record con le sue pubblicazioni, con gli adattamenti cinematografici e con la fortunata serie televisiva diretta da Saverio Costanzo, L’Amica Geniale, che in questi giorni sta raccogliendo record di ascolti (6,5 milioni di spettatori solo per la prima puntata) a ribadire che il fenomeno Ferrante è molteplice e dilagante.

Due i film tratti dai suoi romanzi : I giorni dell’abbandono (2005) di Roberto Faenza, con Margherita Buy e Luca Zingaretti, e L’Amore Molesto (2018) di Mario Martone, mentre la serie di quattro libri della saga “L’Amica geniale” ha venduto solo in Italia 900.000 copie, superando negli Stati Uniti ed in Canada il milione di copie.

Numeri da capogiro o meglio numeri di un successo confermato anche dal suo ultimo libro “La vita bugiarda degli adulti”.

La protagonista del romanzo, Giovanna, figlia tredicenne della coppia borghese ed intellettuale Andrea e Nella, ci ricorda da vicino Lila e Lenù, le due protagoniste dell’Amica Geniale, ed è a loro intimamente legata da un filo fatto di temi comuni, quasi un discorso ripreso perché troppo importante per essere lasciato andare.

Ne seguiamo l’adolescenza, dalla prima dirompente scoperta che manderà in frantumi il suo mondo dorato, al viaggio che la porterà alla rivelazione di finzioni, false apparenze, bugie e complicazioni. Dove nulla è mai come appare e la realtà deve essere scalpellata per toglierne la superficie ingannatrice e solo dopo aver distrutto tutto, forse, si può cominciare a vivere, o meglio, ci si può considerare adulti.

Il mondo protetto e gentile che i genitori hanno costruito attorno a lei, frana improvvisamente e si distrugge sotto il peso di menzogne e inganni che cambieranno la vita di tutti i protagonisti.

Il padre, professore di filosofia ed intellettuale, mito ed eroe della sua infanzia, ha cercato per tutta la vita di affrancarsi dalla povertà e dall’ignoranza da cui proviene, da quel rione popolare dove è nato e da una sorella aggressiva, diretta e sguaiata che però alla fine lo raggiungerà nella sua bella vita protetta ed agiata sul Vomero.

Ecco quindi che i temi tipici dei romanzi di Elena Ferrante ci sono tutti.

Una Napoli divisa, anche fisicamente, in due. Due classi sociali diverse, due modi di affrontare la realtà.  Quartieri alti, adagiati sulla collina, ordinati e silenziosi, e quartieri inesorabilmente bassi, ultimi anche nella collocazione fisica, confusi, vocianti e caotici dove la vita ha odori e suoni diversi. Miseria e riscatto, dolcezza e pugni nello stomaco, ordine (finto) e caos, sono tutti contrasti che convivono.

Anche i linguaggi sono due: l’italiano ostentato da Giovanna, a cui i genitori proibiscono di usare il dialetto, a cui si oppone la lingua cruda, sgrammaticata e violenta dei parenti ed amici che via via la giovane adolescente conoscerà nel suo viaggio alla scoperta delle sue origini e del suo essere.

L’unica cosa che unisce tutti è la menzogna, e quando questa menzogna coinvolge anche i genitori non può che cambiare tutto, distruggere il mondo infantile di Giovanna, svelando la fragilità e la mediocrità del suo dorato ambiente borghese.

La vita bugiarda degli adulti è un libro forte, intenso ed emozionante, in cui i temi trattati ci coinvolgono e ci colpiscono.

Ad Elena Ferrante non manca poi il dono della scrittura, una scrittura fluida, che cattura il lettore, accompagnandolo per mano, attraverso panorami e sentimenti, per conoscere i contrasti e la dualità dell’animo umano e quindi della vita. 

Difficile non restarne catturati al di là di tutto quello che di costruito le gira intorno.