L’eterno Ennio Morricone

IL 6 LUGLIO 2022 RICORRE IL SECONDO ANNIVERSARIO DALLA MORTE DI UN ARTISTA CHE TUTTO HA DATO ALLA MUSICA E A TUTTO IL MONDO

Compositore e direttore d’orchestra, autore di colonne sonore indimenticabili, due Premi Oscar. Due come gli anniversari della sua scomparsa. Ennio Morricone ha saputo tradurre le immagini più belle della storia del cinema in ciò per cui era nato in musica. Nato a Roma il 10 Novembre del 1928 da una famiglia di umili origini, ed è con questa umiltà silente che il genio prorompe.

Egli diceva di sé: “Io penso sempre di non meritarmi niente. Io faccio solo quello che so fare”. Il suo saper fare ha incantato il mondo intero, le note si fondevano con le sue espressioni intime per dar vita ad emozioni rare ascoltando ad esempio la dolcezza del pianoforte in “Nuovo Cinema Paradiso”, o attraverso la delicatezza dell’oboe che fa da cornice alle cascate dell’Iguaçu in “Mission”, o ancora all’essenzialità del fischio che introduce la maestosità di “Per Un pugno di Dollari” e ancora, la poetica musica di “C’era una volta in America”.

L’autore Dumitru Novac diceva che gli sarebbe piaciuto “ritrarre la passione”. Il Maestro Morricone la sua passione l’ha messa sempre in primo piano, anche quando nel 1958, al primo giorno di lavoro in Rai come assistente musicale, si dimise. Quando seppe che gli sarebbe stata preclusa ogni possibilità di carriera e che le musiche da lui composte non sarebbero mai state trasmesse, decise di lasciare.
Una decisione coraggiosa, come se fosse in missione per conto della musica. Probabilmente senza quel coraggio dell’umile passione di “operaio” della musica, Sergio Leone non avrebbe conosciuto tale successo dato che Morricone ha scritto colonne sonore in 6 dei suoi 7 film. In una vecchia intervista Leone disse : “È un amico dai tempi delle elementari, è come un fratello, e sa cosa voglio, a volte deve
farsi un po’ violentare da me
”.

Un genio indiscusso che ha reso iconici quei refrain negli spaghetti western con solo l’uso di un’armonica o di quel fischio inconfondibile. Un appassionato che con la sua arte ha ispirato registi del ‘900 come Brian De Palma, Dario Argento, Franco Zeffirelli, Giuseppe Tornatore, Pedro Almodovar fino ad arrivare, finalmente, al Premio Oscar come migliore colonna sonora nel film di Quentin Tarantino: “The Hateful Eight”. La lista sarebbe interminabile, tutti concordi con la citazione: “Ennio fa le musiche, io ci faccio il film attorno”.

L’artista poliedrico e innamorato del suo lavoro, nonostante una vita ricca di riconoscimenti e successi, è doveroso ricordare che egli è stato anche ideatore di tanti capolavori di musica leggera come “Sapore di sale”, “Se telefonando”, “Abbronzatissima”, facendo ballare l’Italia intera. Ogni nota racchiude l’essenza del maestro Ennio Morricone che per rispetto al suo talento disse “no!” alla Rai. Un’eccellenza tra ingenuità e ricerca. Non smise mai di studiare, non si sentì mai “arrivato” continuò a fare quello che sapeva fare… creare con sette note capolavori eterni.

Una reazione incondizionata ha accomunato tutto il mondo quando il 6 luglio 2020 il Maestro è diventato etereo come le note magiche di quelle colonne sonore, perché Ennio Morricone grazie alla sua musica è destinato a non morire.

Teatro Roma
Grazia Menna

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