Una prima edizione densa e ad ampio raggio quella presentata nel progetto OnLive, evento organizzato da Piemonte dal Vivo ed ospitato nei locali della Lavanderia a Vapore di Collegno da venerdì 10 a domenica 12. Tre giorni in si è discusso delle innovazioni tecnologiche a cui la nostra società sta assistendo (quali, per qualche esempio, il metaverso, la realtà virtuale, NFT Non-fungible tokens, intelligenza artificiale), delle possibilità che questi mezzi possono apportare alla creazione artistica, delle sfide e delle problematiche legate ad esse e delle connessioni che possono essere create con gli altri ambienti quali la ricerca accademia e universitaria, i reparti scientifici, le aziende e anche il pubblico generico. Un punto di partenza per numerose riflessioni e sperimentazioni, tutte con elementi unici ed originali che aprono orizzonti vastissimi.
OnLive aveva già avuto un primo capitolo della sua storia nel 2020 quando, in piena crisi pandemica legata al virus Covid-19, la fondazione Piemonte dal Vivo aveva proposto un palinsesto digitale per abbattere la distanza fra online ed offline nel contesto inedito dell’emergenza sanitaria. Nel 2022, il progetto si è trasformato in un mese di rappresentazioni e sperimentazioni teatrali ed extra-teatrali diffuse su tutto il territorio regionale piemontese.
La direzione scientifica di questo progetto per questa edizione è sta affidata a Simone Arcagni, professore universitario ed esperto della materia, che si è avvalso del sostegno di un comitato scientifico da lui creato e composto da: Giulia Carluccio, Alberto De Piero, Carlo Infante, Marco Mancuso, Maria Grazia Mattei, Tatiana Mazali, Anna Maria Monteverdi, Federica Patti, Antonio Pizzo, Elisabetta Rotolo e Antonio Taormina.
OnLive, nel 2023, è stato un Campus pensato propriamente come luogo d’incontro cosmopolita in cui le varie anime invitate a partecipare hanno potuto confrontarsi, scambiare opinioni e punti di vista, condividere sensazioni e progettazioni ma anche trovare punti critici, da quelli più specifici a quelli più generali. Micro e macro aree d’azione e ricerca si incrociano e gettano le basi per nuove esplorazioni teatrali ed artistiche con realtà aumentate o virtuali, l’utilizzo di visori, la creazione di ambienti ibridi in cui il mondo reale dialoga con la controparte digitale cercando di sfocare i limiti e le barriere fra i due e favorire la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.
Le compagnie e gli artisti italiani ed internazionali ospitati con i lavori sono stati: Compagnia Ariella Vidach AiEP con DANCEtheDISTANCE | Virtual Touch&Trail / Cie Gilles Jobin con Cosmogony. A live digital performance / COORPI & MØZ con l’installazione re-FLOW PORTRAITS / Nico Angiuli con AMAZON DANCE / Kamilia Kard con Toxic Garden – Dance Dance Dance / Lorenzo Bianchi Hoesch con l’installazione interattiva Square Collegno.
Le performance e gli allestimenti, pur avendo come filo conduttore la danza nella maggior parte dei casi, hanno offerto un prisma vibrante di diversità di approcci nel processo creativo e di soluzioni stilistiche ottenute. Nel mondo virtuale creato dalla tecnologia la fisicità dei perfomer non risulta annullata ma piuttosto rafforzata e realmente espansa in forme che non sarebbe possibile raggiungere senza l’utilizzo del mezzo meccanico, come accade per il lavoro della Vidach in cui il senso del tatto supera il limite del visore e dello schermo di proiezione, raggiungendo non solo i danzatori ma anche gli spettatori.
Il movimento espresso dagli avatar risulta, in ogni circostanza, reale, tangibile e significante, sia che venga prodotto dai performer attraverso visori oculari, sia che venga rielaborato dagli impulsi intercettati da sensori posizionati su tutto il corpo sia che esso sia animato attraverso le istruzioni di un programma creato a partire dai passi di danzatori in carne ed ossa registrati appositamente. Se in Cosmogony tre danzatori localizzati a Ginevra animano con i loro movimenti diversi avatar in un mondo parallelo non governato da leggi fisiche trasmesso su schermi in giro per il mondo e manipolato in diretta da un operatore, in Toxic Gardenè l’avatar stesso ad assorbire i movimenti di diverse danzatrici registrati attraverso una videocamera e rielaborati da un’intelligenza artificiale in animazioni tridimensionali ed caricati su una sezione del sito/videogame Roblox appositamente creata ed immaginata.
A fianco delle interessanti performance presentate live, è stata allestita inoltre per il pubblico una Virtual Reality Roomin cui i partecipanti potevano indossare degli oculus per la realtà virtuale in cui immergersi in una consistente selezione di proposte di varia natura suddivise in diverse sezioni: Selezione Microdanze – Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto / Selezione Giardino ZED / Selezione a cura di ETT- People and Technology / Selezione GOLD PRODUCTIONS – INFINITO PRODUZIONI / HYDROCOSMOS.
Tra i lavori disponibili si potevano selezionare: LA DIVINA COMMEDIA VR – PURGATORIO che trasporta lo spettatore in un’animazione 3D cinematografica del poema dantesco narrato da Francesco Pannofino; SEGNALE D’ALLARME – LA MIA BATTAGLIA VR con Elio Germano e l’opera Hydrocosmos, film per la realtà virtuale diretto da Milad Tangshir.
Le divisioni tra installazione, cinema, videoclip, videogame, danza e teatro si confondono indissolubilmente e si percepisce una relazione osmotica che connette tutte gli elementi. La soglia tra reale e digitale risulta più flessibile di quanto possa sembrare e, tanto quanto è vero si venga risucchiati all’interno del metaverso, è altrettanto vero che si possa e si riesca ad estrarre gli elementi più creativi e di socializzazione legati all’universo di internet e a trasportali nella tangibilità fisica quotidiana.
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La certezza è che si sia ancora ad una prima fase della sperimentazione in questo campo con questa tecnologia e che si sia agli albori di un’ulteriore cambiamento nella nostra società a tutti i livelli, da quello culturale a quello sociale ed economico. Le possibilità legate alle sperimentazioni e alle creazioni artistiche sono ampie e diversificate; resta la speranza che si possa assistere più spesso ad eventi di questo tipo, soprattutto vista la partecipazione di un pubblico vario e curioso. Il teatro può essere ancora luogo di incontro e di anticipazione che influenza ed accompagna i grandi cambiamenti del nostro tempo.
Onlive
progetto di Fondazione Piemonte dal vivo, Direzione generale dello spettacolo, Regione Piemonte
con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
partners: Città di Collegno, Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, Film Commission Torino Piemonte, Collegio ICM, IDams
in collaborazione con: Compagnia della Quarta, Coorpi, Cross x, Fondazione Kainon, Fondazione Links, Hangar, Lavanderia a vapore, METS Cuneo, Conservatorio G.E. Ghedini, Fondazione Piemonte Innova